[as] traiettorie
Mosca express.
di Eleonora Cossi

Dasha nell’atrio dell’Istituto di Ricerca Spaziale a Mosca, a fianco al modello di sonda Venera 3. La sonda avrebbe dovuto fare un atterraggio programmato su Venere il 1° marzo del 1966. Ma come spesso accaddeva nell’epoca pioneristica delle esplorazioni spaziali, Venera 3 si schiantò sulla superficie del pianeta. Le resta comunque il record di primo oggetto costruito dall’uomo ad aver raggiunto la superficie di un altro pianeta.
[as]: Dove lavori oggi e qual è il focus delle tue attività di ricerca?
[Dasha]: Attualmente lavoro per l’Istituto di Ricerca Spaziale dell’Accademia delle Scienze Russa, nel dipartimento di fisica dei pianeti e del sistema solare a Mosca, dove mi sono laureata. Amo molto il mio lavoro, è veramente interessante! Al momento, io e il mio capo stiamo processando e analizzando dati che arrivano dallo sprettrometro a infrarossi che si trova a bordo del Mars Express, il modulo spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che è stato progettato e realizzato dal nostro istituto.
[as]: Sei sempre stata appassionata di scienza? Come hai scelto questa carriera?
[Dasha]: Sempre! È un compito stimolante trovare la risposta a domande del tipo “come funziona il nostro universo, la Terra o lo spazio?”. Come potrebbe essere noioso? Quando ero piccola sognavo di studiare o fare spedizioni nello spazio per scoprire i segreti degli altri pianeti. Per me sono molte le scienze interessanti: l’astrofisica, l’astronomia, la fisica, la chimica, la biologia, la medicina e anche lo studio della psicologia umana. Quindi, quando ho finito la scuola superiore, non sapevo cosa iniziare a studiare. Ma nonostante l’interesse per la scienza in generale, è sempre stato lo spazio la mia grande attrazione. E cosi ho deciso di iscrivermi alla facoltà di fisica.
[as]: Da un lontanissimo nord al cuore del Mar Mediterraneo alla ricerca dei neutrini. Cosa hai imparato nei laboratori siciliani?
[Dasha]: Anche se non mi occupo più di neutrini, ci sono molte cose che ho imparato a Catania e che sono importanti nel mio lavoro attuale. Per esempio, la mia esperienza con l’analisi dei dati e le tecniche di digital signal processing. Un’altra cosa importante è che ai Laboratori del Sud per la prima volta ho visto la vita degli scienziati e ho capito cosa voglia dire lavorare insieme a loro, fare parte di un gruppo di ricerca. Poi ovviamente mi sono fatta degli amici a Catania, che erano molto simpatici e calorosi!
[as]: Ti riconosci nello stereotipo del fisico geniale, un po’ strambo e concentrato solo sulle sue ricerche?
[Dasha]: Credo di non assomigliare molto allo stereotipo serio, intelligente e “giusto” dello scienziato. Probabilmente queste sono persone che lavorano tutto il tempo e basta, geniali e un po’ matte. Io sono più semplice. Certo io mi interesso di Marte, di spazio e neutrini, ma ci sono anche molte altre cose. Ad esempio adoro gli animali e ne ho ben sette: due procioni, quattro scoiattoli e un porcellino d’India! Passo molto tempo con loro e gli racconto del clima che c’è su Marte...
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