"Un inno per la Notte dei Ricercatori": è il titolo evocativo di una lirica composta da un giovane dottorando associato alla sezione di Catania dell'Infn, Gabriele Taranto, classificatosi al secondo posto in una call europea nell’ambito della Notte Europea dei Ricercatori 2015. La selezione ha riguardato la composizione di una "Researcher’s Song”, un inno per la ricerca e i ricercatori, che mostri ai giovani il fascino della scienza e del mestiere dello scienziato, avvicinandoli al mondo della ricerca.
Gabriele Taranto affianca alla passione per la fisica quella per il pianoforte, coltivata sin dall'età di tredici anni e che lo ha portato nel 2008 a diplomarsi con il massimo dei voti al Conservatorio di Catania. "Quando a luglio mi è arrivata la segnalazione del bando europeo, mi trovavo al pianoforte - spiega Gabriele Taranto - e mi è venuta subito l’ispirazione per la musica, mentre le parole sono arrivate poco dopo. La mia idea - aggiunge il fisico catanese - era quella di suggerire alla società non solo un messaggio su cosa facesse un ricercatore, ma anche su chi fosse, in modo da suscitare un maggiore interesse". Nel testo si parla, infatti, del ricercatore come un detective impegnato a comprendere il significato profondo della Natura". E di come la scienza, con le sue numerose articolazioni, ci permetta di "vedere il mondo con tanti occhi diversi", consentendoci al tempo stesso di "migliorare le nostre vite". "Ho pensato a un inno - sottolinea Taranto - che nella sua struttura ritmica ricalcasse la logica matematica che caratterizza la scienza, che nel ritornello suggerisse l’idea di un ricercatore innamorato della Natura, desideroso di scoprirla in tutti i suoi aspetti, ma pur sempre capace di coglierne la bellezza come le altre persone e - conclude il fisico Infn - forse anche in maniera più profonda".