Inaugura al Muse la mostra "Oltre il limite, ai confini della conoscenza"

Ha inaugurato il 7 novembre a Trento la mostra “Oltre il limite. Viaggio ai confini della conoscenza”, promossa dal Muse e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), con la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e con la collaborazione dell'Università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler (Fbk), sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Trento. "Oltre il limite" propone un viaggio che ci porta ai confini della conoscenza, alla scoperta dei limiti con cui si confrontano la fisica e l’astrofisica, nel tentativo di comprendere e descrivere l’universo e la sua storia. La mostra, la più grande mai allestita al Muse dall’apertura del museo, ci porta a guardare da vicino questi confini invisibili, ma decisivi per la nostra vita, facendoci vedere con l’immaginazione mondi lontanissimi, che solo la scienza sta riuscendo a esplorare.

Il percorso è immersivo ed è caratterizzato dalla presenza di videoinstallazioni multimediali, exhibit interattivi, componenti originali provenienti da esperimenti, modellini e video.

La mostra si articola in quattro aree tematiche che rappresentano ciascuna una sfida per la scienza contemporanea: Spaziotempo, Energia e Materia, Visibile e Invisibile, Origini. L’allestimento riflette l’approccio multidisciplinare che caratterizza il Muse ed è frutto della collaborazione che l’Infn porta avanti da anni con videoartisti e programmatori creativi italiani, come camerAnebbia e Federica Grigoletto. In mostra ci saranno quattro videoinstallazioni interattive dedicate allo Spaziotempo (Lo Spaziotempo), al campo di Higgs (L’universo prende massa), alle Extradimensioni (Un tuffo in altre dimensioni) e all’espansione dell’universo (L’età dell’universo), pensate per coinvolgere direttamente il pubblico che viene invitato a sperimentare con un approccio multimediale questi concetti in prima persona. In mostra vi sono inoltre exhibit interattivi dedicati all’effetto della gravità sullo spaziotempo, alla camera a nebbia, uno dei primi rivelatori di particelle mai realizzati e all’osservazione dell’universo attraverso la sua frequenza.

L’allestimento è arricchito anche da componenti autentici e modellini di alcuni esperimenti come Virgo per la ricerca delle onde gravitazionali, l’acceleratore di particelle Lhc, Boomerang per lo studio della radiazione cosmica di fondo e gli esperimenti spaziali Ams, Lisa Pathfinder e la Sonda Cassini. La mostra sarà accompagnata da un programma di eventi che ruota attorno al concetto di limite e mira a coinvolgere scienziati, musicisti, giornalisti e personalità appartenenti ai diversi ambiti della cultura. [Eleonora Cossi]

 

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Il sito del Muse: www.muse.it

 

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