Verso il superacceleratore del futuro

È stato pubblicato il 12 giugno il Technical Design Report per la costruzione dell’International Linear Collider (Ilc), l’acceleratore lineare di particelle concepito per completare gli eccezionali risultati ottenuti da Lhc. Ilc, che avrà una lunghezza di 31 km, sarà costruito, con molta probabilità, in Giappone e coinvolgerà una comunità di circa 1000 scienziati e ingegneri provenienti da un centinaio tra università e centri di ricerca di oltre 24 nazioni, tra cui quelli italiani dell’Infn. L’International Linear Collider lavorerà a una temperatura di 2 K, vicina allo zero assoluto, accelerando e facendo scontrare elettroni e positroni (l’antimateria degli elettroni) con un’energia di 500 GeV. Per realizzarlo occorrerà costruire circa 16.000 cavità superconduttrici di puro niobio. Nel documento, inoltre, si fa il punto sull’avanzamento dei progetti per la costruzione di due rivelatori complementari, l’International Large Detector (Ild) e il Silicon detector (Sd), a cui lavorano, parallelamente, due team internazionali di esperti in rivelatori. L’Ilc produrrà anche bosoni di Higgs con l’intento di studiarne in dettaglio le proprietà e verificare se corrispondono a quelle previste dal modello standard. Del bosone di Higgs i fisici devono infatti ancora scoprire molte cose, dalla possibile esistenza di una famiglia di bosoni alle modalità di interazione con le altre particelle. Il documento Technical Design Report sarà valutato dal Comitato Internazionale per gli Acceleratori Futuri (Icfa). [Eleonora Cossi]

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