Materia oscura: Padme ai blocchi di partenza

PADMETestBeamL’esperimento PADME per la ricerca della materia oscura sta per iniziare la fase di presa dati ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. PADME è dedicato alla ricerca del fotone oscuro, un’ipotetica particella simile al fotone delle onde elettromagnetiche, ma provvista di una piccola massa. L’ipotesi su cui si basa l’esperimento è che la materia oscura sia sensibile a un nuovo tipo di forza, che non rientra tra le quattro forze fondamentali che conosciamo (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare debole), a cui sarebbe associato un “messaggero” chiamato appunto fotone oscuro. Questa ipotesi è prevista da alcuni modelli teorici che descrivono la materia oscura a cui i fisici di tutto il mondo danno la caccia da anni.

“Lo studio della materia oscura è una delle frontiere più affascinanti della ricerca in fisica fondamentale. Non sappiamo di cosa sia fatta ma sappiamo che è costituita da qualcosa di diverso dalle particelle che compongono la materia ordinaria come i protoni, i neutroni o gli elettroni”, commenta Mauro Raggi, spokesperson dell’esperimento, ricercatore INFN e dell’Università La Sapienza di Roma.

“PADME entrerà in presa dati nelle prossime settimane e si metterà subito a caccia del fotone oscuro, una particella simile al fotone ordinario ma contraddistinto dal fatto di avere una piccola massa”, sottolinea Paolo Valente, co-spokesperson dell’esperimento, ricercatore INFN e dell’Università La Sapienza di Roma. [Eleonora Cossi]

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