[as] visioni
Ma che domande!
di Giuliana Galati

a.
Non tutti i robot sono allegri! Marvin l’androide paranoico è uno dei personaggi principali della “Guida galattica per gli autostoppisti”, serie ideata da Douglas Adams.
La folla, in trepida attesa fino a un minuto prima, ammutolisce. Qualcuno mormora il proprio disappunto. Pensiero Profondo, il secondo più grande supercomputer di tutti i tempi e di tutti gli spazi, si è pronunciato: la risposta alla “Domanda fondamentale sulla vita, sull’universo e tutto quanto” è “42”. Loonquawl e Phouchg, dopo aver ascoltato la risposta, si allontanano sommessamente borbottando.
[Loonquawl & Phouchg]: Sette milioni e mezzo di anni abbiamo aspettato! Se solo i nostri avi Lunkwill e Fook avessero posto meglio la Domanda forse oggi avremmo avuto la risposta! Eppure deve esserci un senso… cosa può significare “42”?
[as]: Scusate se mi intrometto, ma 42 è un numero molto interessante! Per esempio, è la somma delle prime tre potenze di due con esponente dispari: 21 + 23 + 25 = 42. Se consideriamo la successione il cui termine generale è la somma delle prime n (con n>0) potenze di 2 con esponente dispari scopriamo che, in base 2, l’n-esimo elemento si può esprimere ripetendo la stringa “10” per n volte. Infatti, 42 in base 2 si scrive 101010. I numeri che appartengono a questa successione sono estremamente rari!
[L&P]: Grazie per la lezione matematica, ma noi esseri pandimensionali iperintelligenti conosciamo benissimo tutte le proprietà dei numeri. Se è per questo 42 fa parte anche delle successioni A105281, A000108, A005153 dell’OEIS, la “On-Line Encyclopedia of Integer Sequences”, oltre che della già da lei citata A020988, e poi è un numero sfenico, semiperfetto, colombiano, idoneo, pratico, scarsamente totiente, oblungo…
[as]: Va bene, va bene ho capito! Certo che ricordate a memoria un sacco di cose… Mi fa piacere notare che l’uso di supercomputer e intelligenza artificiale non ha compromesso le facoltà mentali! Fate largo uso di questi sistemi?
[L&P]: Certamente, ma non sono poi così utili per sopravvivere…
[as]: Ah no? E cosa è veramente utile?
[L&P]: Beh, forse l’oggetto più utile che uno possa avere è l’asciugamano. Lo dice anche la guida galattica per gli autostoppisti. E la guida galattica è infallibile… È la realtà, spesso, a essere inesatta.
[as]: E i robot? Ne avete tanti? Sono tutti depressi come Marvin?
[L&P]: Non conosciamo questo Marvin. L’enciclopedia galattica definisce il robot “un apparecchio meccanico destinato a svolgere il lavoro di un uomo”. La divisione marketing della Società Cibernetica Sirio definisce il robot “l’amico di plastica con cui è bello stare”. La guida galattica per gli autostoppisti definisce la divisione marketing della Società Cibernetica Sirio “un branco di idioti rompiballe che saranno i primi a essere messi al muro quando verrà la rivoluzione” e mette una nota a piè di pagina dove dice che i curatori saranno lieti di ricevere domande d’impiego da chiunque sia interessato a fare il redattore di robotica.
[as]: Cosa farete adesso?
[L&P]: Dobbiamo trovare la Domanda. Perciò aspetteremo. Pensiero Profondo realizzerà un nuovo computer, più grande di sé stesso, che incorporerà entità viventi come parti della sua matrice computazionale. Solo così potremo avere un computer abbastanza potente da calcolare quale sia la Domanda.
[as]: Tornando al numero 42, stavo pensando che 42 dovrebbero essere anche i minuti necessari per “cadere” da un polo all’altro della Terra, se immaginiamo di avere un tunnel passante per il centro della Terra, senza attriti e altre complicazioni.

b.
Arthur Dent, uno dei protagonisti della “Guida galattica per gli autostoppisti”, tenta di trovare nel suo subconscio la Domanda estraendo a caso da un sacchetto lettere del gioco dello Scarabeo.
[L&P]: Terra? Che ne sai tu della Terra? Sei forse un terrestre? Il nuovo supercomputer, quello che ci darà la Domanda, si chiama Terra!
[as]: Mi spiace informarvi che i Vogon l’hanno distrutta per creare una autostrada iperspaziale…
[L&P]: Siano maledetti! Scommettiamo che i Vogon sono stati assunti dal consorzio di filosofi e psichiatri che temevano di perdere il lavoro qualora il significato della vita fosse divenuto di pubblico dominio? Ma se lei è un terrestre forse può aiutarci… Qual è la Domanda?
[as]: Per quanto ne so, la storia di tutte le maggiori civiltà galattiche tende ad attraversare tre fasi distinte ben riconoscibili, ovvero le fasi della “sopravvivenza”, della “riflessione” e della “decadenza”, altrimenti dette fasi del “come”, del “perché” e del “dove”. La prima fase, per esempio, è caratterizzata dalla domanda “Come facciamo a procurarci da mangiare?”, la seconda dalla domanda “Perché mangiamo?” e la terza dalla domanda “In quale ristorante pranziamo oggi?”.
[L&P]: Sia serio! Ci dica qualcosa che non sappiamo. Voi terrestri siete i bit del supercomputer più potente di tutti i tempi e di tutti gli spazi!
[as]: Beh, non saprei… Ci sono ovviamente molti problemi che la vita ci pone: alcuni dei più noti sono rappresentati da domande quali “Perché noi uomini nasciamo? Perché moriamo? Perché passiamo tanta parte del tempo concessoci a portare orologi da polso digitali?”.
[L&P]: Ma lei da quanto è partito dalla Terra? Come si trova qui?
[as]: Sono partito molto prima che fosse distrutta e non so perché mi trovo qui: come dice il mio amico Arthur Dent “il tempo è il posto (se così lo si può chiamare) peggiore per perdersi”, e io mi ci sono perso un mucchio di volte: nel tempo e nello spazio. È stato Arthur a dirmi della distruzione della Terra. Lui è stato molto fortunato: ha lasciato il nostro pianeta poco prima che fosse distrutto.
[L&P]: Ma questa è una fantastica notizia! Nel suo cervello potrebbe esserci la Domanda!
[as]: Ora che ci penso, prendendo a caso da un sacchetto lettere del gioco dello Scarabeo Arthur è riuscito a estrarre la Domanda dal suo subconscio e questa è: “Cosa ottieni se moltiplichi sei per nove?”.
[L&P]: Ho sempre detto che c’era qualcosa di fondamentalmente sbagliato nell’universo…


