[as] spazi
Un safari fotografico nei laboratori.

di Vincenzo Napolano

a.
Un fotografo in giro per i Laboratori di Frascati dell’Infn durante una delle edizioni del Photowalk.
Fotografare la fisica dietro le quinte. È questa la molla che ha spinto centinaia di fotografi amatoriali e professionisti a partecipare al Global Physics Photowalk. Un concorso fotografico, ideato dal network internazionale per la comunicazione della fisica, Interactions, che permette ai partecipanti di esplorare liberamente, per un giorno, un grande laboratorio di fisica e immortalarne, per così dire, il backstage. Dettagli degli strumenti, tagli inediti delle geometrie degli esperimenti, scatti stranianti delle sale degli esperimenti e delle persone, la cui presenza accanto agli apparati tecnologici risulta a volte stridente, altre del tutto quotidiana. Sono questi i contenuti che caratterizzano le foto e che catturano le molte facce del mondo della ricerca, raccontando, in qualche caso con grande forza e immediatezza, la complessità, gli spazi e le forme della tecnologia, ma anche la vita delle persone dentro il laboratorio. Il concorso, che dal 2010 si è svolto all’incirca ogni due anni, prevede due fasi: una selezione nazionale e quindi una internazionale, a cui partecipano per ogni paese le prime tre foto di ogni laboratorio, selezionate nella competizione locale. Laboratori in Cina, Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Italia, Svizzera, Francia e Australia hanno aderito all’edizione del 2018 e le foto vincitrici del concorso internazionale, valutate da una giuria di esperti, saranno annunciate in autunno. Per la competizione italiana nel 2018 tutti e quattro i Laboratori Nazionali dell’Infn - Frascati, Gran Sasso, Legnaro e Sud - hanno aperto le loro porte ai fotografi e gli scatti sono stati valutati da una giuria mista, costituita da una scienziata, Pia Astone dell’Università La Sapienza, da un giornalista scientifico, Gianluca Dotti, collaboratore di Wired, e da un fotografo, Luca Locatelli, collaboratore del National Geographic Magazine e di molte testate internazionali. “Fotografare il dietro le quinte della tecnologia e della scienza è una sfida difficile, ma appassionante”, ha commentato Luca Locatelli. “Rappresenta anche un modo di gettare uno sguardo sul futuro, di raccontare quelle comunità e quei luoghi, dove l’umanità sta producendo innovazioni sostenibili e approntando gli strumenti che cambieranno il mondo, così come è già avvenuto nel passato”. “Per me la fotografia è divenuta un mestiere da poco meno di due anni”, ci racconta invece Gianluca Micheletti, primo classificato nella selezione italiana del Photowalk 2018 (vd. fig. b, ndr). Avere questo riconoscimento mi rende estremamente felice. Del mondo della scienza mi attrae profondamente la capacità di esplorare l’ignoto e, quindi, la curiosità visionaria di chi la conduce. È questo il mood invisibile, che cerco di fissare con i miei scatti”.
 
b.
Foto di Gianluca Micheletti che si è aggiudicata il primo posto della competizione italiana 2018, scattata ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Una ricercatrice osserva l’esperimento Xenon1t, per la rivelazione della materia oscura. Il monitor trasmette le immagini del rivelatore interno all’esperimento.
 
c.
La foto classificatasi come seconda nella competizione italiana 2018, scattata nei Laboratori Nazionali del Sud da Enzo Motta. Un dettaglio del rivelatore Chimera per lo studio dei processi nucleari.
 

Per informazioni pratiche e iscrizioni alle prossime edizioni: www.interactions.org/interactions-physics-photowalk

 
 

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