Individuato bosone di Higgs?_Il 4 Luglio 2012 l’aula seminari del Cern di Ginevra è stata protagonista dell’annuncio di una delle più grandi scoperte scientifiche degli ultimi anni. I portavoce dei due principali esperimenti dell’acceleratore Lhc (Large Hadron Collider), Atlas e Cms, hanno mostrato chiari segni nei loro dati della presenza di una nuova particella nella regione di massa intorno ai 126 gigaelettronvolt. Nonostante lo straordinario risultato sia basato su un’analisi preliminare dei miliardi di collisioni protone-protone ottenute a Lhc tra il 2011 e il 2012, la significatività statistica della misura è pari a 5 sigma, un valore che per i fisici di tutto il mondo significa scoperta. Le caratteristiche della particella sono coerenti con le proprietà del bosone di Higgs previsto dal Modello Standard - la teoria oggi più accreditata per spiegare il comportamento dei costituenti fondamentali dell’Universo - ma saranno necessarie indagini più approfondite per definire nel dettaglio il quadro teorico legato alla sua esistenza. In particolare, sarà necessario capire se il segnale osservato corrisponda a quanto previsto dal modello standard o se le caratteristiche della particella impongano una modifica della teoria, facendo quindi prevedere l’apertura di una nuova frontiera della fisica. [Francesca Scianitti]

 

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Un altro neutrino trasformista_L’esperimento Opera ha osservato il secondo neutrino tau. Dopo il primo “fotografato” nel 2010, questa nuova misura rappresenta un passo quasi decisivo verso la verifica del fenomeno dell’oscillazione, in base al quale queste particelle si trasformano da un tipo in un altro. Opera, allestito nei laboratori sotterranei dell’Infn del Gran Sasso, è come una gigantesca macchina fotografica che immortala le particelle in arrivo dal Cern di Ginevra. I neutrini che partono dal Cern sono tutti di tipo muonico: fotografare al Gran Sasso un neutrino tau significa che questo si è trasformato lungo il percorso. L’esperimento Opera era balzato agli onori delle cronache per la misura della velocità alla quale i neutrini percorrono i 730 km che separano i Laboratori del Gran Sasso dal Cern, perché aveva registrato una velocità superiore a quella della luce. Misura poi smentita da altri esperimenti e dallo stesso Opera dopo alcuni mesi di controlli. In realtà l’obiettivo scientifico primario di Opera è proprio la verifica dell’oscillazione, la quale proverebbe anche che queste particelle hanno massa. [Antonella Varaschin] 

 

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Gssi in arrivo!_Nasce a L’Aquila la scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute (Gssi). L’obiettivo dichiarato della scuola è attrarre competenze specialistiche e formare ricercatori altamente qualificati in diversi campi: fisica, matematica, informatica, gestione dell’innovazione e sviluppo territoriale. L’istituto entrerà in funzione nell’anno accademico 2013-2014 e opererà in fase sperimentale per tre anni. Allo scadere del triennio, i risultati saranno esaminati dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) e si deciderà se rendere la scuola una realtà stabile. Nella fase iniziale sono previsti circa 130 studenti. La nuova struttura potrà valorizzare le ricerche dei Laboratori del Gran Sasso e favorire lo sviluppo del territorio, stimolando il rapporto con le imprese ad alto contenuto scientifico e tecnologico. [Francesca Gatti]

 

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